La Guerra dell’Attenzione

Se hai un canale YouTube, ti sarai sicuramente accorto di una grande novità: gli analytics non danno più risalto alle visualizzazioni (views) ma ai minuti guardati (watch time). Questo non è solo un cambiamento a livello di statistiche, ma è una vera e propria rivoluzione per la tua strategia di comunicazione.

Ebbene sì, perché è in corso una guerra: la guerra dell’attenzione. Oggi non è più importante avere un pubblico sterminato, che magari guarda i tuoi video una sola volta o neppure li finisce di guardare. Un pubblico grande ma superficiale è meno efficace di un pubblico fedele.

Ma facciamo un piccolo passo indietro. Qualche anno fa venne lanciato Spotify, un servizio musicale digitale che ti consente di ascoltare milioni di brani musicali dove vuoi e per tutto il tempo che vuoi.

Come guadagna Spotify? Con l’abbonamento mensile a Spotify Premium, gli utenti hanno la possibilità di ascoltare i brani musicali senza interruzioni pubblicitarie. Per retribuire gli inserzionisti e gli autori dei brani Spotify utilizza il tempo di ascolto: per ogni utente che paga un abbonamento mensile, Spotify divide l’importo dell’abbonamento per il totale dei minuti ascoltati, riferendo ogni gruppo di minuti al brano musicale e al produttore di quel brano musicale.

Per misurare come ripartire i guadagni ricevuti dagli abbonamenti e dalle inserzioni pubblicitarie, quindi, Spotify utilizza un’unità di misura univoca: il tempo di ascolto.

Lo stesso accade per Netflix, che per ripartire i guadagni ricevuti dagli abbonamenti utilizza il tempo di visione per film e serie tv.

Recentemente è stato lanciato YouTube Red (tra poco disponibile anche in Italia) che permette di eliminare la pubblicità su YouTube a fronte di un abbonamento mensile, abbonamento che segue la stessa logica del revenue sharing applicata da Spotify e Netflix.

Non ti suona familiare?

Lo spostamento del focus del business verso i minuti guardati evidenzia il fatto che YouTube ha acquisito la consapevolezza che le persone sono immerse in una realtà complessa e piena di distrazioni, per cui è in atto una vera e propria guerra per catturare l’attenzione delle persone.

Quello che è importante, quindi, non è la quantità di pubblico ma quanto è fedele quel pubblico: se guarda i tuoi video fino in fondo, se li guarda più volte, se ti aspetta per seguire live i tuoi streaming. Ciò che importa è il valore dei tuoi video, la qualità dei contenuti che proponi e ciò che riesci a comunicare al tuo pubblico.

 

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